(THE) RISE, la quarta tappa del viaggio che ci porterà all’uscita completa del mio ultimo album per pianoforte solo all’inizio della primavera il 21 marzo, è disponibile in tutti gli store digitali.
Una voce, a malapena udibile, cerca il suo canto senza trovarlo, in un crescendo vorticoso, presagio ancora prematuro della gioia che verrà
Quando composi (THE) RISE i primi di aprile del 2020 eravamo ancora in pieno lockdown e volevo raccontare la voglia di risollevarsi. Se SPRING WILL COME rappresentava il raggiungimento di una nuova consapevolezza, (THE) RISE era un primo prematuro tentativo di realizzarla: da una nuvola di suoni che si muovono in un crescendo incessante affiora una voce, dapprima quasi soffocata e poi sempre più limpida, come in cerca di un canto a simboleggiare l’agognato traguardo. L’invito era quello di mettere a fuoco una scintilla di speranza e di mantenere la fiducia in un futuro migliore, nonostante le difficoltà del presente; allo stesso tempo era un incoraggiamento, proprio in un momento in cui era facile sentirsi sopraffatti dalle sfide, a creare il proprio destino, guardando al mondo con occhi nuovi e mettendoci così in condizione di poter riconoscere le opportunità che si presentano. In questi giorni, se non bastassero, tra le altre, le notizie provenienti dall’Ucraina e dall’Iran, giungono ora dopo ora quelle di uno spaventoso terremoto in Turchia con migliaia di vittime, interi paesi rasi al suolo e migliaia di persone in strada. È normale sentirsi annichiliti dalla tristezza e dall’angoscia, eppure mai come in questi momenti è importante non distogliere lo sguardo dalla speranza e dalla fiducia. È straordinario osservare lo sforzo della comunità internazionale, già presente con numerosissime squadre di volontari, a lavoro per fornire aiuto e supporto a coloro che ne hanno bisogno, e mi torna in mente quanto scrivevo online proprio nei giorni in cui facevo uscire la prima versione di (THE) RISE: “[…] è troppo presto per cantar vittoria, dobbiamo essere pazienti e aspettare, fiduciosi che ci potrà volere del tempo, ma a un certo punto ci rialzeremo in piedi (Rise)”.
Ho scritto SPRING WILL COME come un viaggio attraverso il primo lockdown del marzo 2020, quando abbiamo tutti provato paura, noia e frustrazione ma anche coraggio, forza e speranza. Fu una necessità profonda a spingermi verso questo mio secondo diario musicale, molto diverso da RINASCITA, e che realizzai inizialmente con un pianoforte scordato, un solo microfono, una sola videocamera, in una stanza poco adatta alla registrazione, piena com’era di tutti rumori della vita reale. Volevo offrire uno spazio uditivo in cui risiedere, sentendosi al sicuro, con le proprie emozioni e i propri pensieri. Un po’ come una forma di meditazione, un po’ come una cura.
Dopo quasi tre anni lo stretto legame che il disco aveva con i terribili eventi di quel periodo si è naturalmente allentato ma soltanto per rivelare la ragione profonde che lo hanno prodotto: sopraffatti dalle notifiche dei social media, dai titoli dei giornali, dalle crisi politiche, da un clima impazzito e dal senso costante di un cataclisma incombente la tentazione di evadere dalle nostre vite non è mai stata così forte; SPRING WILL COME ci invita a non farlo, a rimanere svegli e in relazione con gli altri, ci spinge verso un ascolto attento e paziente, strumento indispensabile per vivere meglio e più intensamente.
La copertina per il singolo (THE) RISE è stata realizzata dalla mia amica iraniana Golnar Dashti (Dashi Design Studio): l’ho incontrata quando studiava pittura all’Accademia di Belle Arti a Firenze, facendo i primi passi verso lo sviluppo di una sua estetica originale. È davvero un’artista eclettica sempre in cerca di nuove prospettive nell’arte visiva contemporanea. È una delle co-fondatrici de La Filharmonie e ha già collaborato con me alcuni anni fa sul video musicale per PICCOLA DANZA, un singolo del mio primo album per pianoforte solo. La sua idea di creare un breve video al posto della solita grafica statica mi è piaciuta moltissimo perché rende la copertina molto più interessante e coinvolgente! Che ne pensate? Un’ultima cosa: Golnar è una persona adorabile!!!
Crediti
Musica composta ed eseguita da Paolo Cognetti
Registrazione e Mix di Filippo Rossi e Lawrence Fancelli all’Officina Sonora del Bigallo
Master di Niccolò Caldini
Distribuzione digitale: Distrokid
Copertine: Dashti Design Studio
Poesie: Maria Ester Mastrogiovanni (MEM)
Un giorno al Cicaleto Recording Studio
Un anno dopo aver composto e registrato il mio secondo album per pianoforte solo SPRING WILL COME, ho sentito il desiderio di offrire una nuova prospettiva dei brani, che recuperasse quella spontaneità e quella naturalezza che li aveva caratterizzati originariamente. Ho deciso quindi di trascorrere una giornata con Francesco Ponticelli presso il Cicaleto Recording Studio, una dimora storica del Settecento immersa nella pace e nella bellezza della natura, a pochi minuti dal centro della città di Arezzo, nel cuore della Toscana. Ispirato dal luogo e dalla sua atmosfera, ho registrato tutti i brani di fila e senza alcun tipo di editing, cercando di catturare l’essenza e l’emozione di una esecuzione dal vivo. Per favorire ulteriormente il senso di un’esperienza immersiva e coinvolgente, ho chiesto ad Arianna Fiandrini e Mauro Magrini di Visualcam Production di creare un video dell’intera esperienza, e oggi condivido con voi il quarto estratto, presentando (THE) RISE.
Credits
Regia di Arianna Fiandrini
Gimbal: Mauro Magrini
Registrazione, Mix e Master di Francesco Ponticelli al Cicaleto Recording Studio