HOPE, l’ultima tappa del viaggio del mio ultimo album per pianoforte solo SPRING WILL COME, è disponibile in tutti gli store digitali.

Non sapendo quando l’alba arriverà, apro tutte le porte

(Emily Dickinson)

Quando pubblicai la prima registrazione di HOPE era il 3 maggio 2020: l’indomani le restrizioni, dopo due interminabili mesi, si sarebbero finalmente allentate. Scrivevo: “non torneremo alla normalità ma è qualcosa… HOPE (speranza) è la parola chiave ora, intesa però come processo dinamico che emerge dalle macerie e si proietta attivamente verso il futuro, non attesa dunque ma azione fiduciosa”. Ci volle ancora molto tempo, in effetti, per tornare alla normalità, e francamente oggi mi chiedo se abbia senso usare questa espressione che, in fondo, sottende l’idea della pandemia come cacciata dall’Eden, la rottura di un iniziale stato di sostanziale benessere, o più banalmente il consueto luogo comune del si stava meglio prima. L’immane tragedia della malattia e dei morti non ha reso peggiori le nostre vite più di quanto non abbia svelato debolezze e miserie già presenti. E purtroppo non le ha rese nemmeno tanto migliori, come più volte allora venne auspicato: anzi, è piuttosto evidente, oggi più che mai con una guerra esplosa da un anno nel cuore dell’Europa, l’incapacità di orientare il nostro destino verso “il prodigio della vita in pace, della vita accordata su un’armonia perduta e la cui eco lontana è capace di confortarci il cuore” (M. Zambrano). Ma un varco si è aperto e una tenue luce ha cominciato a illuminare zone un tempo in ombra rivelando il vasto campo di un potenziale irrealizzato. Non si tratta dell’attesa fiduciosa di un evento favorevole, di un passivo stare a guardare, ma dell’azione fiduciosa tesa verso una meta: la speranza (HOPE).

ASCOLTA

Ho scritto SPRING WILL COME come un viaggio attraverso il primo lockdown del marzo 2020, quando abbiamo tutti provato paura, noia e frustrazione ma anche coraggio, forza e speranza. Fu una necessità profonda a spingermi verso questo mio secondo diario musicale, molto diverso da RINASCITA, e che realizzai inizialmente con un pianoforte scordato, un solo microfono, una sola videocamera, in una stanza poco adatta alla registrazione, piena com’era di tutti rumori della vita reale. Volevo offrire uno spazio uditivo in cui risiedere, sentendosi al sicuro, con le proprie emozioni e i propri pensieri. Un po’ come una forma di meditazione, un po’ come una cura.

Dopo quasi tre anni lo stretto legame che il disco aveva con i terribili eventi di quel periodo si è naturalmente allentato ma soltanto per rivelare la ragione profonde che lo hanno prodotto: sopraffatti dalle notifiche dei social media, dai titoli dei giornali, dalle crisi politiche, da un clima impazzito e dal senso costante di un cataclisma incombente la tentazione di evadere dalle nostre vite non è mai stata così forte; SPRING WILL COME ci invita a non farlo, a rimanere svegli e in relazione con gli altri, ci spinge verso un ascolto attento e paziente, strumento indispensabile per vivere meglio e più intensamente.

PER SAPERNE DI PIÙ

La copertina per il singolo HOPE è stata realizzata dalla mia amica iraniana Golnar Dashti (Dashi Design Studio): l’ho incontrata quando studiava pittura all’Accademia di Belle Arti a Firenze, facendo i primi passi verso lo sviluppo di una sua estetica originale. È davvero un’artista eclettica sempre in cerca di nuove prospettive nell’arte visiva contemporanea. È una delle co-fondatrici de La Filharmonie e ha già collaborato con me alcuni anni fa sul video musicale per PICCOLA DANZA, un singolo del mio primo album per pianoforte solo. La sua idea di creare un breve video al posto della solita grafica statica mi è piaciuta moltissimo perché rende la copertina molto più interessante e coinvolgente! Che ne pensate? Un’ultima cosa: Golnar è una persona adorabile!!!


Crediti

Musica composta ed eseguita da Paolo Cognetti

Registrazione e Mix di Filippo Rossi e Lawrence Fancelli all’Officina Sonora del Bigallo

Master di Niccolò Caldini

Distribuzione digitale: Distrokid

Copertine: Dashti Design Studio

Poesie: Maria Ester Mastrogiovanni (MEM)


Un giorno al Cicaleto Recording Studio

Un anno dopo aver composto e registrato il mio secondo album per pianoforte solo SPRING WILL COME, ho sentito il desiderio di offrire una nuova prospettiva dei brani, che recuperasse quella spontaneità e quella naturalezza che li aveva caratterizzati originariamente. Ho deciso quindi di trascorrere una giornata con Francesco Ponticelli presso il Cicaleto Recording Studio, una dimora storica del Settecento immersa nella pace e nella bellezza della natura, a pochi minuti dal centro della città di Arezzo, nel cuore della Toscana. Ispirato dal luogo e dalla sua atmosfera, ho registrato tutti i brani di fila e senza alcun tipo di editing, cercando di catturare l’essenza e l’emozione di una esecuzione dal vivo. Per favorire ulteriormente il senso di un’esperienza immersiva e coinvolgente, ho chiesto ad Arianna Fiandrini e Mauro Magrini di Visualcam Production di creare un video dell’intera esperienza, e oggi condivido con voi l’ultimo estratto, presentando HOPE.


Credits

Regia di Arianna Fiandrini

Gimbal: Mauro Magrini

Registrazione, Mix e Master di Francesco Ponticelli al Cicaleto Recording Studio