Il quartetto d’archi GEISTERVARIATION VI, CLARA WIECK GEWIDMET, scritto per il Quartetto Fonè, è un tributo alla memoria di Robert Schumann e della moglie Clara Wieck e presenta numerosi rapporti con gli aspetti più tipici della poetica del compositore tedesco, pur discostandosene completamente a un livello superficiale.
È inoltre una meta-variazione delle Geistervariationen, ultima composizione di Schumann – realizzata nei giorni del tentato suicidio, dopo il quale venne internato nel manicomio di Endenich, e dedicata alla moglie – dalla quale deriva, oltre al titolo, tutte le principali caratteristiche musicali.
A circa metà della sua durata è affidata alla viola sola una citazione del tema della Romance variée op.3 di Clara Wieck su cui il compositore scrisse gli Improvvisi op.5.