THE LONGEST NIGHT, la settima tappa del viaggio che ci porterà all’uscita completa del mio ultimo album per pianoforte solo all’inizio della primavera il 21 marzo, è disponibile in tutti gli store digitali.
Cala la notte, sembra non finire mai, una melodia si forma poco a poco, evocando una luce che faticosamente ci appare soltanto per dissolversi subito dopo.
Il legame di ANGELS con i temi della morte e della malattia lasciarono un segno profondo dentro di me. Nel frattempo, il lockdown continuava, e continuavano i bollettini quotidiani con il loro macabro conteggio delle vittime e degli ammalati, un oscuro caleidoscopio di informazioni che si sovrapponevano confusamente l’una sull’altra, allentando i rapporti con la realtà, già indeboliti da settimane di chiusure. Era come se a tutti mancasse il respiro, letteralmente nei reparti degli ospedali, e simbolicamente per coloro che erano bloccati a casa in quella che sembrò un’eternità. Questa è l’atmosfera di THE LONGEST NIGHT, la notte più lunga, brano affine, quasi un gemello, sia per le tematiche che per alcune caratteristiche musicali, a THE WAITING: dapprima c’è come un tramonto, rappresentato da gocce di suono che si muovono verso il basso dal registro acuto dello strumento; poi l’oscurità prende il sopravvento e ogni cosa perde di riconoscibilità, sentiamo soltanto il tempo che passa col suo incedere un po’ indifferente; a tratti si coglie una certa bellezza, nel buio prendono vita le immagini dei sogni e il silenzio ci consente di metterci in ascolto di un mondo molto diverso da quello diurno; lo sguardo, poi, si rivolge alle stelle con sempre maggiore persistenza, e ci conforta disegnare con esse delle figure via via più ampie pur sapendo che sono piccole costruzioni di senso che appartengono a noi soltanto; ma è solo un momento, e rimaniamo in attesa dell’alba.
Ho scritto SPRING WILL COME come un viaggio attraverso il primo lockdown del marzo 2020, quando abbiamo tutti provato paura, noia e frustrazione ma anche coraggio, forza e speranza. Fu una necessità profonda a spingermi verso questo mio secondo diario musicale, molto diverso da RINASCITA, e che realizzai inizialmente con un pianoforte scordato, un solo microfono, una sola videocamera, in una stanza poco adatta alla registrazione, piena com’era di tutti rumori della vita reale. Volevo offrire uno spazio uditivo in cui risiedere, sentendosi al sicuro, con le proprie emozioni e i propri pensieri. Un po’ come una forma di meditazione, un po’ come una cura.
Dopo quasi tre anni lo stretto legame che il disco aveva con i terribili eventi di quel periodo si è naturalmente allentato ma soltanto per rivelare la ragione profonde che lo hanno prodotto: sopraffatti dalle notifiche dei social media, dai titoli dei giornali, dalle crisi politiche, da un clima impazzito e dal senso costante di un cataclisma incombente la tentazione di evadere dalle nostre vite non è mai stata così forte; SPRING WILL COME ci invita a non farlo, a rimanere svegli e in relazione con gli altri, ci spinge verso un ascolto attento e paziente, strumento indispensabile per vivere meglio e più intensamente.
La copertina per il singolo THE LONGEST NIGHT è stata realizzata dalla mia amica iraniana Golnar Dashti (Dashi Design Studio): l’ho incontrata quando studiava pittura all’Accademia di Belle Arti a Firenze, facendo i primi passi verso lo sviluppo di una sua estetica originale. È davvero un’artista eclettica sempre in cerca di nuove prospettive nell’arte visiva contemporanea. È una delle co-fondatrici de La Filharmonie e ha già collaborato con me alcuni anni fa sul video musicale per PICCOLA DANZA, un singolo del mio primo album per pianoforte solo. La sua idea di creare un breve video al posto della solita grafica statica mi è piaciuta moltissimo perché rende la copertina molto più interessante e coinvolgente! Che ne pensate? Un’ultima cosa: Golnar è una persona adorabile!!!
Crediti
Musica composta ed eseguita da Paolo Cognetti
Registrazione e Mix di Filippo Rossi e Lawrence Fancelli all’Officina Sonora del Bigallo
Master di Niccolò Caldini
Distribuzione digitale: Distrokid
Copertine: Dashti Design Studio
Poesie: Maria Ester Mastrogiovanni (MEM)
Un giorno al Cicaleto Recording Studio
Un anno dopo aver composto e registrato il mio secondo album per pianoforte solo SPRING WILL COME, ho sentito il desiderio di offrire una nuova prospettiva dei brani, che recuperasse quella spontaneità e quella naturalezza che li aveva caratterizzati originariamente. Ho deciso quindi di trascorrere una giornata con Francesco Ponticelli presso il Cicaleto Recording Studio, una dimora storica del Settecento immersa nella pace e nella bellezza della natura, a pochi minuti dal centro della città di Arezzo, nel cuore della Toscana. Ispirato dal luogo e dalla sua atmosfera, ho registrato tutti i brani di fila e senza alcun tipo di editing, cercando di catturare l’essenza e l’emozione di una esecuzione dal vivo. Per favorire ulteriormente il senso di un’esperienza immersiva e coinvolgente, ho chiesto ad Arianna Fiandrini e Mauro Magrini di Visualcam Production di creare un video dell’intera esperienza, e oggi condivido con voi il settimo estratto, presentando THE LONGEST NIGHT.
Credits
Regia di Arianna Fiandrini
Gimbal: Mauro Magrini
Registrazione, Mix e Master di Francesco Ponticelli al Cicaleto Recording Studio